Di cosa mi occupo - Serena Cornacchione

DI COSA MI OCCUPO?

Quando rivolgersi a un logopedista

Esplorando il dibattito tra Attendere e Intervenire: il cruciale apporto della valutazione Logopedica

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LA TEMPESTIVITÀ NELL'INTERVENTO LOGOPEDICOAspettare o intervenire?

La prospettiva di “È bene aspettare, crescerà” è un mantra udito spesso, ma che suscita parecchie perplessità.

La scelta di attendere o intervenire non può essere definita a priori, poiché la tempestività, in molti contesti, costituisce un vantaggio sfruttando la plasticità cerebrale del bambino, la quale diminuisce progressivamente con la crescita.

Solo attraverso un’attenta valutazione da parte di un professionista o di un team di professionisti è possibile stabilire se sia appropriato attendere e monitorare la situazione o se un intervento immediato si renda necessario.

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PRIMA DEI 18 MESI
TRA I 2 E I 3 ANNI
DAI 3 ANNI
IN ETÀ SCOLASTICA
DAI 6 ANNI ALL'ETÀ ADULTA

Prima dei 18 mesi

Qualora il bambino non manifesti la lallazione (serie di sillabe ripetute), non adotti il gesto dell’indicazione o non dimostri segni di comprensione verbale. La valutazione è essenziale per determinare se il bambino comprende il linguaggio.

Tra i 2 e i 3 anni

Nel caso in cui il bambino presenti un vocabolario limitato, esprimendo parole di base come “mamma“ e “papà“, e mostri un ritardo nella formazione delle prime frasi.

Dai 3 anni

Quando si osservano difficoltà nell’interpretare il linguaggio del bambino, che potrebbe essere comprensibile solo ai familiari. Problemi nella corretta formulazione delle frasi, con omissioni di parti essenziali, errori di coniugazione verbale e confusione tra i soggetti. Reazioni negative alla mancata comprensione, accompagnate da difficoltà nell’attenzione e concentrazione. È consigliato intervenire tempestivamente, poiché tali segnali diventano sempre più preoccupanti con la crescita del bambino.

In età scolastica

Nel caso in cui il bambino manifesti difficoltà nella lettura, evidenziando lentezza e numerosi errori, scarsa comprensione durante la scrittura con errori frequenti come la confusione tra le lettere, la dimenticanza delle doppie e degli accenti, e la difficoltà nell’uso corretto della grafia, inclusa la calligrafia corsiva. Altre situazioni che richiedono valutazione sono le difficoltà nell’apprendimento delle tabelline, delle procedure di calcolo e nella comprensione dei concetti numerici. La fatica nella memorizzazione delle informazioni durante lo studio e problemi di attenzione e concentrazione richiedono altresì l’intervento di un logopedista.

Dai 6 anni all’età adulta

In seguito a un controllo odontoiatrico, la presenza di deglutizione disfunzionale, malocclusione dentaria, squilibrio muscolare orofacciale e imprecisioni articolatorie, come il suono “r“ moscio o la /s/ interdentale, richiedono una valutazione logopedica accurata.